Consenso e principio di causalità nella responsabilità medica

La sentenza della Corte di Cassazione n. 34395 del 12 dicembre 2023 affronta un tema di grande rilevanza in materia di responsabilità medica: il nesso causale tra la condotta del medico (in particolare, la violazione del dovere d’informare il paziente) e il danno alla salute.

 

Il principio di causalità nella responsabilità medica: spunti dalla Cassazione n. 34395/2023

 

 

La Corte ribadisce principi già espressi in precedenti pronunce (Cass. n. 28985 del 2019), distinguendo due tipologie di danni:

Danno alla salute:

  • Si verifica quando il paziente, se correttamente informato, avrebbe evitato di sottoporsi all’intervento e di subirne le conseguenze invalidanti.
  • L’onere della prova grava sul paziente, che deve dimostrare la ragionevole probabilità che, in caso di adeguata informazione, avrebbe rifiutato l’intervento.

Danno da lesione del diritto all’autodeterminazione:

  • Si configura quando il paziente, a causa della mancata o insufficiente informazione, subisce un pregiudizio patrimoniale o non patrimoniale di apprezzabile gravità.
  • Il danno è distinto dalla lesione del diritto alla salute e non richiede la dimostrazione che il paziente avrebbe evitato l’intervento.

La valutazione del nesso causale:

Per accertare la causalità tra la violazione del dovere d’informare e il danno biologico, la Corte applica il giudizio controfattuale. Si tratta di un’analisi ipotetica che mira a ricostruire la scelta che il paziente avrebbe compiuto se fosse stato correttamente informato.

  • Se il paziente avrebbe prestato il consenso senza riserve, il danno sarebbe imputabile unicamente alla lesione del diritto alla salute causata dall’errata esecuzione dell’intervento.
  • Se il paziente avrebbe negato il consenso, il danno sarebbe riconducibile “ab origine” alla mancata informazione e concorrerebbe, con l’errore medico, alla produzione del danno alla salute.

Conclusioni:

La sentenza n. 34395/2023 offre un importante contributo alla ricostruzione del nesso causale nella responsabilità medica. La distinzione tra danno alla salute e danno da lesione del diritto all’autodeterminazione, unitamente all’applicazione del giudizio controfattuale, fornisce un quadro chiaro e preciso per la valutazione delle diverse ipotesi di responsabilità.

Rilevanza:

La pronuncia della Cassazione assume una notevole rilevanza pratica, in quanto fornisce criteri di riferimento per la quantificazione del risarcimento del danno in caso di malpractice medica. Inoltre, essa rafforza il diritto del paziente all’autodeterminazione e alla corretta informazione, aspetti essenziali per una scelta consapevole in materia di trattamenti sanitari.

Limiti:

La sentenza non esaurisce la complessità del consenso e del principio di causalità nella responsabilità medica. Rimangono aperte questioni relative, ad esempio, all’onere della prova in caso di danni di natura psichica e alla valutazione del comportamento del paziente.

Suggerimenti per approfondimenti:

  • Cass. civ., Sez. III, Ord., (data ud. 11/09/2023) 11/12/2023, n. 34395.
  • Cass. civ., Sez. III, Sent., 26/06/2019, n. 16979.