Avvalimento Codice Appalti 2023: Guida completa
🏛️Avvalimento Codice Appalti 2023: Guida completa
L’Avvalimento nel Codice Appalti 2023 (D.Lgs. n. 36/2023) rappresenta uno degli strumenti giuridici più importanti e flessibili a disposizione degli operatori economici che intendono partecipare a gare pubbliche. In un mercato sempre più competitivo, non sempre un’impresa, pur possedendo eccellenti capacità esecutive, dispone di tutti i requisiti formali richiesti dalla stazione appaltante. L’avvalimento interviene proprio per colmare questo divario, consentendo a un concorrente di “prendere in prestito” i requisiti di cui è carente da un’altra impresa.
Ma come funziona esattamente? Quali sono le tipologie, i limiti e le responsabilità che ne derivano? Questa guida completa offre una disamina chiara e approfondita dell’istituto, con un focus pratico sulla redazione dei documenti necessari, per orientare imprese e professionisti nell’utilizzo corretto e strategico di questa opportunità.
🤝Cos’è e come funziona l’Avvalimento?
L’avvalimento è un contratto con cui un’impresa (detta ausiliaria) si obbliga a mettere a disposizione di un’altra impresa che partecipa a una gara (detta ausiliata o concorrente) le proprie risorse e i propri requisiti per tutta la durata dell’appalto. La disciplina è contenuta nell’art. 104 del D.Lgs. n. 36/2023, che lo definisce come:
“il contratto con il quale una o più imprese ausiliarie si obbligano a mettere a disposizione di un operatore economico che concorre in una procedura di gara dotazioni tecniche e risorse umane e strumentali per tutta la durata dell’appalto.”
In parole semplici, se un’impresa non possiede, ad esempio, un certo livello di fatturato o una specifica certificazione tecnica (come l’attestazione SOA), può “appoggiarsi” a un’altra impresa che li possiede, dimostrando così alla stazione appaltante di avere, nel complesso, la solidità necessaria per eseguire il contratto.
🔍Le due tipologie di Avvalimento
Il nuovo Codice distingue chiaramente due finalità per cui è possibile ricorrere all’avvalimento, ciascuna con le sue specificità.
1. Avvalimento per i Requisiti di Partecipazione (o di garanzia)
È la forma più tradizionale. L’operatore economico la utilizza per soddisfare i requisiti speciali richiesti dal bando di gara per poter essere ammesso. Questi possono essere:
- Requisiti di carattere economico-finanziario (es. fatturato specifico).
- Requisiti di carattere tecnico-organizzativo (es. aver svolto servizi analoghi).
- Attestazione di qualificazione SOA per i lavori pubblici.
L’obiettivo è quindi quello di superare la soglia di ammissione alla procedura.
2. Avvalimento Premiale (o per migliorare l’offerta)
Questa seconda tipologia, rafforzata dal nuovo Codice, non serve per essere ammessi, ma per ottenere un punteggio più elevato in sede di valutazione dell’offerta tecnica. Il concorrente, pur possedendo già i requisiti minimi, si avvale delle capacità di un’altra impresa per presentare un progetto qualitativamente superiore.
⚠️ Attenzione: in caso di avvalimento premiale, l’art. 104, comma 12, stabilisce una regola importante: di norma, “non è consentito che partecipino alla medesima gara l’impresa ausiliaria e quella che si avvale delle risorse da essa messe a disposizione”.
📊L’Avvalimento in Sintesi
- Chi sono i protagonisti?
- Operatore Ausiliato: Il concorrente che partecipa alla gara.
- Impresa Ausiliaria: Il soggetto terzo che “presta” i requisiti.
- Perché si usa?
- Per partecipare alla gara: Soddisfacendo i requisiti di ammissione richiesti.
- Per migliorare l’offerta: Ottenendo un punteggio tecnico più alto.
- Qual è il fondamento? Il contratto di avvalimento, un accordo scritto e specifico tra le parti.
⛔I limiti all’utilizzo dell’Avvalimento
Nonostante la sua flessibilità, l’istituto non è privo di limiti. L’Avvalimento secondo il Codice Appalti 2023 non è ammesso per:
- Requisiti di ordine generale: Come l’onorabilità e l’assenza di condanne penali, che sono strettamente personali.
- Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali: Come specificato dall’art. 104, comma 10.
- Beni Culturali: L’avvalimento è escluso per questa particolare categoria di appalti (art. 132, comma 2).
- Compiti essenziali: La stazione appaltante può decidere che alcuni compiti cruciali dell’appalto (specialmente per lavori o servizi complessi) debbano essere eseguiti direttamente dall’offerente, escludendo la possibilità di avvalersi di terzi per tali mansioni.
✍️La Dichiarazione e il Contratto di Avvalimento: Guida Pratica
Per ricorrere legittimamente all’avvalimento, il concorrente deve presentare alla stazione appaltante una documentazione precisa e completa. La mancata o errata produzione di questi documenti può portare all’esclusione dalla gara.
Contenuti essenziali del contratto
Il contratto di avvalimento, da allegare in originale o copia autentica, deve essere scritto a pena di nullità. È fondamentale che non sia una mera formula generica, ma che specifichi in modo dettagliato:
- Le risorse concrete messe a disposizione (personale, macchinari, know-how).
- L’impegno dell’ausiliaria a mettere a disposizione tali risorse per tutta la durata dell’appalto.
- La distinzione se l’avvalimento è finalizzato all’acquisizione di un requisito o al miglioramento dell’offerta.
Il contratto è di norma oneroso, salvo che non sussista un interesse economico anche per l’impresa ausiliaria (come nel caso di avvalimento infragruppo).
Schema della Dichiarazione di Avvalimento
Oltre al contratto, il concorrente (ausiliato) deve presentare una dichiarazione che riassume l’operazione. Di seguito, uno schema grafico che ne rappresenta visivamente i contenuti essenziali, come richiesto in una procedura di gara.
(Art. 104 D.Lgs. 36/2023)
DICHIARA
ai sensi dell’art. 104 del D.Lgs. n. 36/2023, al fine della partecipazione alla gara in oggetto, di avvalersi della seguente impresa ausiliaria per il requisito sotto specificato:
A tal fine, si allega il contratto di avvalimento e le dichiarazioni richieste all’impresa ausiliaria.
🛡️Responsabilità e Verifiche della Stazione Appaltante
L’utilizzo dell’avvalimento comporta una responsabilità solidale dell’impresa concorrente e dell’impresa ausiliaria nei confronti della stazione appaltante. Ciò significa che entrambe sono responsabili per le prestazioni oggetto del contratto. Inoltre, gli obblighi della normativa antimafia si estendono anche all’ausiliaria.
La stazione appaltante ha un ruolo attivo di controllo:
- In fase di gara: Verifica la completezza e la veridicità dei documenti. In caso di dichiarazioni mendaci o di carenze nei requisiti dell’ausiliaria, può attivare il soccorso istruttorio, assegnando un termine al concorrente per sostituire l’impresa ausiliaria.
- In fase di esecuzione: Il Responsabile Unico del Progetto (RUP) ha il compito di accertare che le risorse prestate siano effettivamente impiegate nell’esecuzione dell’appalto, garantendo che l’avvalimento non sia un mero espediente cartolare.
🏁Conclusioni: un’opportunità da gestire con cura
In definitiva, l’Avvalimento nel Codice Appalti 2023 si conferma come uno strumento fondamentale per la promozione della concorrenza e l’accesso delle PMI al mercato dei contratti pubblici. Consente di superare barriere formali e di valorizzare le sinergie tra imprese.
Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla massima attenzione nella redazione del contratto e nella preparazione della documentazione. Un contratto di avvalimento generico o una dichiarazione incompleta possono vanificare l’intera operazione. È quindi essenziale affidarsi a una consulenza legale specializzata per strutturare l’accordo in modo inattaccabile, tutelando sia l’impresa ausiliata che quella ausiliaria e garantendo il successo nella partecipazione alle gare pubbliche. L’analisi approfondita della disciplina dell’Avvalimento nel Codice Appalti 2023 è il primo passo per un suo utilizzo consapevole e strategico.
avv. Federico Palumbo
🔗Link Utili e Riferimenti Normativi
Per approfondimenti, si riportano i link diretti agli articoli di legge citati nel testo, consultabili sul portale “Normattiva”.
- D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici):
- D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Testo Unico Ambientale):